Giuseppe Nacchia

Ciao zio Peppe o forse meglio se ti chiamo Fra Pappino, chiunque abbia avuto il privilegio di conoscerti sa bene che persona buona, di cuore, umile e semplice sei stato, proprio per questi tuoi pregi ad ognuno è scesa una lacrima a rigare il viso e sicuramente, dolce come sei, ti starai anche dispiacendo ma non devi, è il distacco che oggi ci fa piangere, il non saperti più fra noi che ci porta un pizzico di angoscia, tu provvedi a darci forza per comprendere perché non possiamo più averti materialmente tra noi. A me piace immaginarti mentre ti incammini verso un parco immerso nel verde con tanti fiori colorati, dove regnano la pace e la serenità, e al cancello d'ingresso del parco c'è Antonietta ad aspettarti, la figlia che hai tanto amato e che ti è stata portata via troppo presto, mi piace immaginarvi passeggiare insieme mano nella mano tra i fiori profumati. Veglia su quanti di noi ti hanno rispettato ed illumina le coscienze di chi troppe volte ti ha sottovalutato. Fai buon viaggio Fra Pappino, continuerai a vivere nei nostri cuori.